SYRIA: l'altra faccia della rivolta - 2

La Siria non potrà mai usare armi chimiche contro il proprio popolo, si tratta di un'ipotesi assurda.

A sostenerlo, questa volta, è Lawrence Wilkerson, un ex colonnello dell'esercito degli Stati Uniti che è stato capo del personale del Segretario di Stato Colin Powell.

La realtà è che gli Stati Uniti "stanno preparando il terreno per intervenire in Siria".
Un atto che porterebbe a un conflitto "che occuperebbe almeno un decennio per risolversi. E non ci saranno molti vincitori alla fine di quel decennio, ma solo perdenti", ha aggiunto Wilkerson intervistato da Russia Today.

A proposito della questione dei Patriot, ha chiarito: "La Turchia non ha bisogno di protezione da parte nostra contro questo genere di cose e sarebbe assolutamente stupido per Assad attaccare la Turchia in quel modo. ... Stiamo preparando il terreno per intervenire in Siria."

"Penso che, se dovessimo intervenire in modo sostanziale, vale a dire se dovessimo portare truppe di terra, marines, soldati e così via, e dovessimo fare in Siria quello che abbiamo cominciato a fare nel 2003 in Iraq ... Credo che sarà anche peggio che in Iraq ... Avremo un interesse significativo in quella regione se l'Iran e la Siria dovessero essere gravemente minacciati dall'invasione degli Stati Uniti. ... E in ultima analisi, l'obiettivo è l'Iran."

Wilkerson ha anche rivelato che alcuni membri del Congresso hanno parlato di "impeachment" del presidente degli Stati Uniti per non aver consultato il Congresso prima di coinvolgere il Paese in un conflitto.

Secondo il punto di vista dell'ex colonnello "la risposta in Siria è quella di lasciare i siriani risolvere la situazione per i siriani ... io continuo a pensare che la migliore risoluzione per la Siria sia una risoluzione determinata dalla maggioranza del popolo siriano."